Nodo Smistamento Ordini (NSO) Sanità: cosa comporterà per le aziende

Dal 1° febbraio 2020 per gli enti del Servizio Sanitario Nazionale scatterà l’obbligo di servirsi del Nodo Smistamento Ordini. Si tratta di un nuovo strumento messo a disposizione dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per consentire lo scambio telematico con i fornitori dei documenti relativi agli acquisti, sia di beni sia di servizi. Una soluzione che permette di digitalizzare l’aspetto del procurement legato esclusivamente agli ordini.

Proprio l’aspetto di obbligatorietà del nuovo sistema è da sottolineare ed è particolarmente importante per le aziende fornitrici. Sarà, infatti, assolutamente necessario adeguarsi per continuare a operare in ambito sanitario con le Pubbliche Amministrazioni del settore, cosa altrimenti impossibile. Il rischio per chi non rispetterà le nuove disposizioni è quindi quello di perdere il proprio business.

 

NSO: i vantaggi per le aziende fornitrici e per le Pubbliche Amministrazioni

I vantaggi per i fornitori che si trovano a dover aver a che fare con il Nodo Smistamento Ordini per lo scambio di documenti con gli Enti del Servizio Sanitario sono numerosi e sono direttamente collegati alla dematerializzazione, come ad esempio una maggiore produttività derivante da una più rapida ed efficiente gestione e ricerca delle informazioni, l’incremento della collaborazione aziendale e il risparmio di costi legati alla gestione manuale relativi a carta ed archivi.

L’entrata in vigore dell’obbligo di Fatturazione Elettronica tra privati il 1° gennaio 2019, ha spinto le aziende a compiere un ulteriore importante passo verso l’abbandono di un’operatività prevalentemente cartacea e analogica. Per le aziende fornitrici, l’avvento del Nodo Smistamento Ordini amplifica l’esigenza di l’automatizzare i processi aziendali, come ad esempio quelli relativi alle attività dell’ufficio amministrativo, riducendo le attività di data entry e ottimizzando tempo e risorse.

Parallelamente, anche la Pubblica Amministrazione ha avviato da tempo un percorso di digitalizzazione dei propri processi, interni ed esterni. L’NSO è tra i più recenti di una numerosa serie di provvedimenti attuati per rendere le istituzioni pubbliche più efficienti grazie a strumenti digitali: dal Protocollo Informatico alla giustizia, dagli open data all’introduzione di strumenti come la PEC, lo SPID, Fattura PA e PagoPA. Si tratta comunque di un percorso tutt’altro che concluso: come spiegato sul portale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dopo l’avvio dell’obbligo per gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, la novità sarà ampliata anche alle altre Amministrazioni.

 

I ruoli di Aziende e Pubblica Amministrazione

Ma in concreto, quali saranno i compiti e i ruoli che devono svolgere fornitori e Pubbliche Amministrazioni? Nell’ambito degli scambi attraverso il Nodo Smistamento Ordine, i soggetti coinvolti sono chiamati “attori” e svolgono diversi ruoli. Come spiegato nelle regole tecniche rese pubbliche dal Ministero a marzo 2019 (di cui abbiamo parlato qui), il processo prevede tre tipi diversi di attori:

  1. il cliente, cioè la Pubblica Amministrazione che fa l’acquisto, oppure un soggetto che rappresenta l’Ente;
  2. il fornitore, ovvero l’Operatore Economico (OE) che fornisce i beni o si servizi, o anche in questo caso un soggetto rappresentante;
  3. l’intermediario, si tratta in questo caso del soggetto, o del sistema, che si occupa di curare interamente i processi relativi ai messaggi smistati dal Nodo Smistamento Ordine.

Gli attori interagendo con il Nodo Smistamento Ordini assumono tre ruoli:

  • del mittente: che può essere assunto dalla Pubblica Amministrazione o dal fornitore che dà origine al messaggio da smistare;
  • del destinatario: che anche in questo caso è la Pubblica Amministrazione o il fornitore, l’attore che riceve il messaggio;
  • del trasmittente: può essere il cliente, il fornitore o l’intermediario che inoltra il messaggio al Nodo Smistamento Ordini.

Le modalità di comunicazione: di cosa devono dotarsi le aziende

Le regole tecniche redatte dalla Ragioneria di Stato spiegano che inviare e ricevere documenti da e al Nodo Smistamento Ordini può essere fatto attraverso gli stessi modi che si usano per inviare le Fatture Elettroniche, oltre al sistema europeo PEPPOL:

  • Portale web: disponibile al momento solo per le Pubbliche Amministrazioni accreditate al sistema Sicoge enti. Serve per inviare ordini e conferme e ricevere risposte e ordini pre-concordati;
  • PEC (Posta Elettronica Certificata): è disponibile per tutti gli attori. Documento e busta di trasmissione vengono allegati a un messaggio PEC all’indirizzo nso@pec.sogei.it;
  • Interoperabilità: disponibile per fornitori e Pubbliche Amministrazioni, funziona comunicando direttamente col Nodo Smistamento Ordini, attraverso il servizio SdICoop;
  • PEPPOL: Pubbliche Amministrazioni e fornitori possono servirsi dello standard PEPPOL comunicando attraverso access point.

Per le aziende fornitrici è necessario dunque adottare per tempo soluzioni informatiche che consentano loro di creare documenti adatti alla trasmissione tramite NSO e di strumenti atti all’invio e alla ricezione degli stessi tramite NSO.