Cos’è l’acronimo NSO, e cosa devi sapere sul Nodo Smistamento Ordini?

L’NSO è ancora poco conosciuto, ma chi lavora in ambito sanità dovrà presto prendere confidenza con questa sigla. Ma che cos’è l’NSO? NSO è l’acronimo per Nodo Smistamento Ordini

 ed è il sistema che permetterà, alle Pubbliche Amministrazioni ed ai loro fornitori, di scambiarsi in modo telematico i documenti che attestano gli ordini per l’acquisto di beni o servizi. Più nello specifico, l’NSO permetterà lo scambio di documenti attestanti sia l’ordine di acquisto sia la sua esecuzione.

Il sistema è stato previsto con la Finanziaria 2018 ed è stato presentato dal Ministero dell’economia e delle finanze a luglio dell’anno scorso. Dal 1° febbraio 2020 la trasmissione degli ordini tramite NSO sarà obbligatoria per gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, ma in futuro esso verrà esteso a tutta la PA e anche ai Documenti Di Trasporto.

 

Cos’è l’NSO e come funziona

L’NSO, Nodo Smistamento Ordini, si occupa di gestire lo scambio di documenti relativi agli acquisti tra pubbliche amministrazioni e fornitori, anche quando questi si avvalgono di intermediari. Così come lo SDI è il postino dell’Agenzia delle Entrate che si occupa di smistare le fatture elettroniche tra fornitore e cliente, così l’NSO svolge lo stesso ruolo nell’ambito del public procurement.

Cosa deve fare l’NSO

I compiti principali dell’NSO sono:

– gestire lo scambio tra clienti e fornitori dei documenti relativi agli ordini di acquisto

– verificare che i documenti siano corretti

– verificare che contengano le informazioni di fatturazione e pagamento

– provvedere al recapito dei documenti

 

Proprio come per la fattura elettronica, anche i documenti digitali relativi al flusso digitale di fornitura (e-procurement) dovranno risultare corretti per essere smistati correttamente dall’NSO. I documenti che transiteranno attraverso il Nodo di Smistamento Ordini devono contenere tutte le informazioni utili per effettuare ed identificare l’acquisto di beni e servizi, come ad esempio oggetto delle prestazioni, quantità e costi.

L’iter documentale con l’NSO

Per l’invio tramite NSO il documento sarà incluso in un messaggio insieme alla cosiddetta “busta di trasmissione”, che indica mittente e destinatario. Proprio come una lettera cartacea consegnata al postino, il sistema procederà alla gestione dello smistamento dei documenti tra i cosiddetti “attori del processo”, cioè la Pubblica Amministrazione, i fornitori e i loro intermediari.

Per comunicare con l’NSO e ricevere i messaggi, gli attori del processo devono servirsi di canali di trasmissione predefiniti. Ancora una volta il paragone con lo SDI – Sistema di interscambio, risulta utile per comprendere le funzioni dell’NSO: anche in questo caso, il postino effettua una verifica sui documenti, se tutto va bene e non sono rilevati errori, il messaggio viene inviato al destinatario indicato, mentre al mittente viene inviata una ricevuta per notificare il recapito.

 La comunicazione tra gli attori e l’NSO

Per interagire con il Nodo Smistamento Ordini, gli attori hanno a disposizione i seguenti canali: PEC, Posta Elettronica Certificata;
Peppol, Pan-European Public Procurement On-Line;
Servizio SdICoop – Web service;

Le organizzazioni potranno gestire in modo diretto e nativo il dialogo con l’NSO oppure avvalersi di soluzioni software dedicate o intermediari.

Software di comunicazione ed NSO

Proprio come per la fatturazione elettronica, l’adozione di soluzioni software o di servizi in outsourcing sono le modalità che consentono di cogliere maggiormente i benefici derivanti dalla nuova normativa, permettendo di digitalizzare non solo il documento, ma l’intero processo di e-procurement. La PEC, Posta Elettronica Certificata, è il servizio di posta elettronica che garantisce al messaggio il valore legale di una raccomandata. Peppol è un progetto europeo per l’interoperabilità nei sistemi di procurement digitale pubblico. È stato rilanciato nel dicembre 2016 attraverso la circolare numero 3 di AgID – Agenzia per l’Italia Digitale. Il progetto si pone l’obiettivo di individuare un sistema di infrastrutture comuni per il procurement. SdICoop è un servizio di cooperazione applicativa su internet che si serve del modello web service, utilizzabile attraverso protocollo HTTPS per garantire più sicurezza.

Per comunicare con l’NSO, mittente e ricevente possono utilizzare differenti canali; a titolo esemplificativo l’Ente Pubblico può utilizzare Peppol e il fornitore può avvalersi di un intermediario che opera su canale webservice.

 

Quali sono i benefici attesi dall’NSO?

La digitalizzazione comporta molti vantaggi anche per le aziende fornitrici della PA. In particolare gli ordini in formato elettronico strutturato permettono di ridurre le attività manuali di data entry ed essere una leva importante per ottimizzare i processi aziendali e incrementare la qualità del servizio offerto ai propri clienti. Monitoraggio puntuale del proprio business, maggiore efficienza nel processo di ordine-consegna e ottimizzazione della gestione amministrativa e contabile: questi in sintesi sono i benefici di cui potranno godere le aziende che dovranno adottare l’NSO.

 

Informazioni e linee guida MEF sul NSO

Segnaliamo per le aziende che dovranno adeguarsi alla normativa, che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato il 15 marzo 2019 le linee guida per l’NSO, previste dall’articolo 2 del Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 7 dicembre 2018. Le linee guida MEF sull’NSO espongono le indicazioni da adottare per l’emissione, la trasmissione e la gestione degli ordini e degli altri documenti elettronici attestanti l’ordinazione di acquisto di beni e servizi mediante l’NSO, con riferimento agli enti del Servizio Sanitario Nazionale e ai soggetti che effettuano acquisti per i predetti enti. Le allegate Regole tecniche per l’emissione e la trasmissione degli ordini elettronici, anch’esse da adottare ai sensi del citato decreto ministeriale, sono pubblicate online sul sito del Mef: www.rgs.mef.gov.it.