Stress lavoro-correlato: i collaboratori di Siav partecipano all’indagine

Lo stress viene definito come una reazione fisica ed emotiva dannosa che si manifesta quando le richieste lavorative non sono commisurate alle capacità, risorse o esigenze del lavoratore (National Institute for Occupational Safety and Health, NIOSH 1999).

Per conoscere e gestire la sempre più frequente problematica legata allo stress negli ambienti di lavoro, l’8 ottobre 2004 la Commissione Europea ha stilato l’Accordo quadro europeo sullo stress lavoro-correlato, il cui scopo è quello di accrescere la consapevolezza dei datori di lavoro e dei dipendenti rispetto allo stress da lavoro e ai sintomi più tipici che possono manifestarsi. Attraverso l’accordo europeo, inoltre, viene offerto alle aziende un modello di gestione che consente di prevenire, individuare e gestire in modo efficace le situazioni di stress vissute a causa dell’attività lavorativa.

Il progetto

Considerata l’importanza del tema, Siav ha deciso di condurre un’indagine approfondita sulla percezione dello stress da lavoro da parte dei collaboratori. Benché l’iniziativa fosse riconducibile a un obbligo di legge relativo all’ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro, il progetto è stato articolato in più fasi con diversi livelli di coinvolgimento, ottenendo così un grado di approfondimento ben più fine rispetto a quanto imposto dalle normative.

L’indagine, che si è svolta nel periodo compreso tra giugno e dicembre 2020, è stata strutturata in due fasi:
il primo step ha previsto la somministrazione di un questionario a tutta l’azienda, orientato a raccogliere dati oggettivi sui fattori di stress percepiti in Siav; a fronte dell’esito positivo di questo primo sondaggio, che ha evidenziato un livello di rischio basso o non rilevante, il normale monitoraggio è stato comunque spinto oltre, prevedendo una seconda fase caratterizzata da momenti di confronto de visu con i collaboratori di ciascun reparto aziendale. Tali momenti hanno avuto l’obiettivo di approfondire, attraverso un’interazione tra i partecipanti più libera e spontanea, la percezione dei singoli e di individuare eventuali azioni di miglioramento.

Feedback positivi

I colleghi e le colleghe che hanno preso parte ai focus group hanno dato riscontri estremamente positivi sia in merito al tipo di iniziativa proposta, sia rispetto all’utilità e all’importanza della stessa all’interno del contesto aziendale. «Credo sia fondamentale riuscire a esporre e a parlare apertamente delle proprie problematiche. Anche solo per il fatto di non sentirsi un numero in mezzo ad altri numeri» afferma Valentina Nalesso (DMO Operator), seguita da Tiziana Tedde (Project Manager), che aggiunge: «L’aver partecipato in prima persona a un gruppo di discussione mi ha altamente motivato, perché mi ha dato l’opportunità di portare il mio punto di vista ed essere ascoltata».

Anche Jerome Fascia (Project Manager) ha attribuito un grande valore al progetto, che descrive come un momento di impegno e partecipazione attiva: «Tutti si sono concentrati nell’esporre problemi e preoccupazioni, quasi esclusivamente sull’interesse comune e sulla qualità dei risultati. Tutti si sono lanciati con passione a trovare e proporre iniziative e metodologie che migliorassero i processi lavorativi. Il filo conduttore non è stato come essere più tranquilli a livello individuale o come rendere il lavoro più comodo, facile, leggero, bensì come mettere il più possibile tutti nelle condizioni di lavorare al meglio». Jerome ha avuto «piacevole conferma del fatto che Siav è fatta di persone desiderose di far bene e pronte a mettersi in gioco per un continuo miglioramento».

Anche Marianna Rigamonti (Key Account Manager), si è dichiarata «piacevolmente colpita dall’iniziativa dell’azienda di mettersi in discussione e voler conoscere le esperienze dei dipendenti e il modo in cui vivono la quotidianità». Infine, Stefania Salaris (Orders & Contracts Office) ha restituito un feedback positivo relativamente all’iniziativa aziendale, dichiarando di aver vissuto «l’organizzazione dei focus group come un’opportunità di arricchimento, grazie alla possibilità di confrontarsi apertamente con i colleghi rispetto alle proprie idee e opinioni».

Il ruolo dell’azienda e gli highlights del progetto

L’interesse di Siav verso i dipendenti e il loro benessere conferma il ruolo strategico dell’azienda e del reparto HR che, con impegno e dedizione, promuove un ascolto attivo del collaboratore e valorizza le sue personali esperienze: «Ho trovato significativo vedere che l’azienda si interessa dei propri collaboratori in relazione allo stress che ognuno subisce» afferma Renato De Zuani (Product Specialist), e lo stesso pensiero viene condiviso anche da Davide Tommasin (Software Developer): «Partecipando a questa indagine, ho notato un reale e sincero interesse dell’azienda nel voler conoscere i nostri bisogni e rispondere agli stessi con azioni concrete». A questo proposito, Alberto Rizzi (Team Leader) afferma di aver apprezzato la creazione di tavoli di discussione soprattutto con il reparto HR che, in qualità di rappresentante dell’azienda, detiene un ruolo cruciale nell’implementazione e promozione di azioni di miglioramento.

L’organizzazione dei focus group è stata in grado di offrire reali momenti di ascolto, condivisione e formazione, che hanno generato sintonia tra i colleghi: confrontandosi in modo spontaneo, è emerso come le problematiche più frequenti vissute dal singolo siano in realtà situazioni comuni e condivise, come afferma Alessia Michelotto (Sales Assistant): «Partecipare a questi incontri è sempre formativo: credo che, in questo modo, si riesca ad approfondire la conoscenza dell’ambiente lavorativo, le attività dei colleghi e le relative problematiche che ognuno riscontra nel proprio ruolo. Ci si rende conto che, alla fine, i problemi più comuni sono di tutti e non del singolo».

Della stessa idea è anche Barbara Peressin (QA Specialist), che non solo ha reputato l’iniziativa molto valida, ma ha anche avuto modo di contribuire alla condivisione di problemi comuni e alla proposta di «diversi spunti di miglioramento, relativamente alle relazioni con i colleghi e alle tematiche di welfare aziendale».
«L’ascolto attivo» aggiunge Cristina Botta (Key Account Manager) «garantisce comprensione, condivisione e coinvolgimento, generando risultati concreti e gratificazione».
Iniziative di questo tipo confermano che problematiche come lo stress possono e devono essere affrontate e superate insieme: nessuno è lasciato solo.

Infine, molti intervistati hanno reputato l’indagine e il focus group come un momento in cui la motivazione e il «senso di appartenenza» hanno raggiunto livelli estremamente elevati, come riporta Andrea Endrizzi (Team Leader): «L’anno appena trascorso ci ha costretto, nostro malgrado, a rimettere in discussione le nostre abitudini lavorative e personali. Il processo di trasformazione non è stato graduale, ma repentino, obbligandoci a organizzare la nostra routine in modo nuovo e creativo. Questa iniziativa mi ha fatto sentire parte del cambiamento in atto in azienda». Su questo concorda anche Susanna Canova (Sales Assistant), che aggiunge: «Partecipando attivamente, mi sono resa conto di quanto possano essere importanti il confronto e la riflessione sugli interventi migliorativi e di pianificazione nei processi di lavoro».

L’esito dell’indagine

L’indagine, che sarà ripetuta con cadenza biennale, è stata quindi accolta con estremo interesse e ha avuto un esito indubbiamente positivo: «Nel complesso è emerso un clima aziendale sereno che favorisce sia il raggiungimento degli obiettivi prefissati, sia il coinvolgimento e la motivazione dei dipendenti, generando un circolo di energia positiva, anche in un periodo molto complicato come quello che stiamo vivendo» sostiene Rosalia Telese (Product Specialist).

La ricerca, infatti, non solo ha collocato Siav in una fascia di rischio basso o non rilevante, attestando così una bassa presenza di fattori stressogeni, ma è riuscita anche a individuare le situazioni più critiche e complesse percepite da ciascun reparto, dove sarà possibile intervenire concretamente mirando a un miglioramento del benessere aziendale.