Il ruolo di Project Manager in Siav: l’esperienza di Tiziana Tedde

Lo scopo della rubrica “A tu per tu con…” è avvicinare il lettore alla realtà di Siav e alle diverse figure professionali operative al suo interno: tra queste ricopre grande rilevanza il ruolo del Project Manager, figura che supervisiona e gestisce il planning del progetto assicurando che vengano soddisfatti i requisiti del contratto, garantendo al cliente la costante qualità del servizio offerto ed un continuo e preciso monitoraggio delle attività svolte.

La nostra collega Tiziana Tedde, Project Manager nell’Area Delivery in Siav Roma, ci accompagna alla scoperta del suo lavoro quotidiano: tra skills tecniche, relazioni con collaboratori e collaboratrici e consigli per le nuove leve, scopriamo il ruolo del Project Manager in Siav!

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Tiziana, raccontaci la tua esperienza in Siav…

Sono arrivata in Siav più di 9 anni fa con tanta voglia di rimettermi in gioco, dopo una lunga esperienza (ben 13 anni) presso una grande multinazionale in ambito IT.

Oggi ricopro il ruolo di – Project Manager Professional (certificato PMI) e gestisco molti progetti – di media ed elevata complessità – davvero molto sfidanti.

Tiziana Tedde Project Manager Siav

Attualmente gestisco uno dei più importanti progetti di Siav, ovvero il rifacimento dell’intero sistema di gestione documentale e digitalizzazione dei processi della Banca d’Italia: oltre che molto prestigioso – come si può ben immaginare – si tratta di un partner storico di Siav, che si sta affidando a noi da oltre un decennio per la nostra significativa competenza nel settore.

Se dovessi sintetizzare il mio ruolo, sicuramente userei queste tre parole:

  1. Organizzazione;
  2. Coordinamento;
  3. Comunicazione (fondamentale, visto che in genere occupa il 95% del tempo di un Project Manager).

Che cosa ti piace del tuo lavoro?

Per me è fondamentale la relazione con le persone, aspetto in Siav da sempre mantenuto centrale nonostante il duro periodo di pandemia dove si è principalmente lavorato da remoto. Per questo motivo mi ritengo davvero fortunata.

La relazione si esprime in diverse situazioni nel corso del mio lavoro: nello scambio di idee e nel supporto che ci si dà a vicenda, nella ricerca e nella successiva implementazione di soluzioni ottimali a problemi complessi e, soprattutto, nel momento in cui si raggiunge l’obiettivo. Qui è il momento dove, tra membri della squadra, si condivide sia la soddisfazione del risultato portato a casa ma anche l’orgoglio di aver realizzato concretamente la soluzione alle esigenze della clientela.

La relazione è quindi sempre la base per il buon successo di ogni progetto.

Tiziana Tedde Roma

Che consigli daresti a chi vuole intraprendere un percorso di questo tipo?

  1. Non avere paura del nuovo: il cambiamento non è negativo, anzi porta spesso ad affrontare nuove sfide che danno motivazione. E se non si raggiunge il risultato desiderato, si può comunque sempre imparare, anche dai fallimenti.
  2. Mettersi continuamente in gioco: serve ad affinare le competenze già acquisite e a svilupparne di nuove, aumentando la propria esperienza ed il proprio bagaglio conoscitivo.
  3. Non smettere di imparare e cercare sempre di allargare i propri orizzonti, anche in campi che possono sembrare molto lontani dal proprio ambito: su questo penso che non ci si debba dare dei limiti, ve lo dice una persona che dopo un percorso di studi umanistici, si è presa la soddisfazione di avere una (quasi doppia) laurea in ingegneria!

Insomma, per concludere bisogna osare, non arrendersi e andare sempre avanti, diretti verso l’obiettivo!

Tiziana Tedde Project Manager Professional

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